Admin Admin
Numero di messaggi : 154 Data d'iscrizione : 25.12.07
| Titolo: Tutta la vita davanti Ven Mar 28, 2008 12:30 am | |
| USCITA: 28 MARZO 2008 Titolo originale: Tutta la vita davanti Nazione: Italia Anno: 2008 Genere: Commedia Durata: Regia: Paolo Virzì Cast: Sabrina Ferilli, Isabella Ragonese, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo Produzione: Motorino Amaranto, Medusa Film Distribuzione: Medusa Film Data di uscita: 28 Marzo 2008 (cinema) Trama:Marta é una giovane neolaureata speranzosa e vogliosa di iniziare il suo inserimento nel mondo del lavoro. Trova così un posto presso un call center, pieno di giovani come lei. Tutto sembra andare secondo i suoi piani, ma ben presto si renderà conto che i suoi progetti e le sue speranze saranno disilluse dalla cruda realtà che si cela dietro un apparente ambiente dinamico che nasconde invece i lati oscuri del lavoro precario...
Recensione Con Tutta la vita davanti, Paolo Virzì firma il suo film più coraggioso e riuscito: una commedia amara ed esilarante che ha per protagonista un personaggio femminile semplicemente fantastico interpretato da una vera scoperta per il cinema italiano: Isabella Ragonese. Scritto insieme allo sceneggiatore Francesco Bruni, il film racconta la strana (ma non troppo…) storia di una ragazza neolaureata che inizia a lavorare in un Call Center confrontandosi con un mondo di precarietà ed incertezza, popolato da personaggi buffi e struggenti, ma anche al limite del surreale. Il cast è composto da attori simbolo del cinema di Virzì come Massimo Ghini e Sabrina Ferilli insieme a nuovi grandi talenti del cinema italiano come Valerio Mastandrea, Elio Germano e Micaela Ramazzotti. Un film solido e divertente, durissimo e brillante in cui tutto funziona alla perfezione e dove il piglio politico moderno e socialmente rilevante non scivola mai nel qualunquismo o in un perbenismo ‘di risulta’. Una pellicola interessante e importante che oltre a rappresentare il miglior film di Paolo Virzì è anche un’utile celebrazione della femminilità e dei giovani in un anno di elezioni, ma anche di grandi riflessioni sul futuro dell’Italia. Non è, quindi, un caso che questa sia, per stessa ammissione del regista, la sua opera più ‘femminile’. “Tutta la vita davanti è il mio film più femminista.” Spiega Virzì “Questo perché ha a che fare con la nascita di un nuovo modello di famiglia nell’epoca della precarietà. Il nucleo famigliare che raccontiamo è quello di una ragazza molto bella e coltissima e di una mezza puttanella un po’ stupida con una figlia piccola a carico. Nella solitudine e nel dolore nasce un affetto femminile tra due ragazze che fanno parte di un gruppo di telefoniste che sembra uscito da un cast di un Reality Show. Un panorama da lontano un po’ buffo e vagamente grottesco che più ti avvicini, più diventa struggente umano e toccante.” Il tema del lavoro è molto attuale… Per noi ha rappresentato un importante punto di partenza per l’osservazione della vita delle persone, della società, dei rapporti e delle aspettative. La precarietà che raccontiamo è anche di natura soprattutto esistenziale. Abbiamo cercato di raccontare questa storia in maniera non manichea. E non perché non ci piaccia il cinema militante, bensì perché volevamo avvicinarci al tema del lavoro in maniera curiosa, controversa, problematica e divertita. Il fatto che i tanti ragazzi e ragazze che escono dalla famiglia si trovano davanti alla sottoccupazione e dell’occupazione precaria mi sembrava così interessante da fare nascere un film un po’ imprevedibile. Perfino con qualche accento surreale, considerato che la realtà delle tecniche motivazionali e di quelle di selezione del personale sembra partorita da uno sceneggiatore grottesco. Dopo un film in costume come N – Napoleone cosa significa tornare all’attualità? Avevo voglia: dopo due anni con la testa nell’Ottocento, sentivo il bisogno di prendere di petto la società di oggi, attraverso la storia di questa ragazza neolaureata che finisce a lavorare in un Call center. Parliamo delle due protagoniste… La palermitana Isabella Ragonese aveva avuto un piccolo ruolo in Nuovomondo di Emanuele Crialese. E’ un’esperta attrice di teatro che esordisce come protagonista di un film. Un vero genio di grandissimo talento che è il vero occhio attraverso cui raccontare questa storia. Micaela Ramazzotti, invece, si è prestata ad un ruolo da ingenua ed immatura ragazza madre che può sembrare un po’stupidina, ma che, invece, è – in fondo – commovente. Tra le due donne, per via della coabitazione, nasce un’ardente solidarietà sullo sfondo di una Roma di periferia. | |
|