Titolo originale: | How to Lose Friends & Alienate People |
Nazione: | Regno Unito |
Anno: | 2008 |
Genere: | Commedia |
Durata: | 110' |
Regia: | Robert B. Weide |
Sito ufficiale: | www.paramountpictures.co.uk/... |
Cast: | Jeff Bridges, Gillian Anderson, Kirsten Dunst, Simon Pegg, Megan Fox, Danny Huston, Allen Lidkey, Eliezer Meyer, Miquel Brown, Emily Denniston, Max Minghella |
Produzione: | Number 9 Films, Intandem Films |
Distribuzione: | Mikado |
Data di uscita: | 08 Maggio 2009 (cinema) |
Trama:
Un giornalista inglese, Sidney Young, deve trasferirsi a New York per motivi di
lavoro, infatti, gli viene proposto un posto come redattore della rivista
Sharps (una testata sulla falsa riga di Vanity Fair). Nonostante venga
considerato dai più una assoluta nullità, il decano della rivista, Clayton
Harding, intravede in lui del potenziale. In effetti, dopo un inizio
all'insegna delle gaffes più assurde, riesce a conquistare le simpatie di
tutti, compresa, Sophie Maes, una starlette per la quale si é preso una cotta.
L'unica persona che però sembra capirlo realmente é la sua collega Alison, ma
per una serie di malintesi il loro rapporto viene compromesso. Solo dopo un po' di tempo, grazie ad un
casuale incontro con Alison, Sidney, riesce a capire quali sono le cose che
davvero contano nella vita e soprattutto che Alison é la donna della sua vita.Recensione Un nuovo “Il diavolo veste Prada”
con un protagonista maschile e inglese. Esilarante interpretazione di Simon
Pegg, nel ruolo del giornalista, aiutato da un Jeff Bridges con battute sul
versante Il grande Lebowski, nei panni del direttore della rivista Sharps
(leggi Vanity Fair).Il giornalista inglese Sidney Young (Pegg)
viene miracolosamente assunto dal prestigiosissimo magazine americano Sharps e
approda da Londra a New York, fra modelle, glamour e stelle del cinema. Ma, fin
dal primo giorno di lavoro - si presenta con una t-shirt con una scritta a dir
poco surreale – non ne imbrocca una: irrita i colleghi, diventa acerrimo nemico
con una delle PR più importanti in circolazione, per fare uno scherzo ad un
collega porta una spogliarellista in redazione nel giorno in cui le mogli e i
figli dei dipendenti sono invitati a far visita ai loro cari, ci prova con una
delle star del cinema più famose con risultati catastrofici, prova ad imbucarsi
ad ogni festa o club privato dando nomi di altri invitati per essere
puntualmente smascherato. Insomma Sidney è un vero disastro e il lavoro ne
risente. Il direttore gli dimezza lo stipendio e comincia a minacciarlo. Anche
sul lato sentimentale non fa che collezionare fallimenti. Finché non inizia a
trattare e guardare con occhi diversi una collega che ha al suo fianco da
quando è arrivato lì, Alison Olsen (Dunst).Tratto dal romanzo “
Un alieno a Vanity Fair” reali memorie al
vetriolo di Toby Jones, il film di Weide è molto più divertente e leggero del
libro. Il vero Jones è un personaggio difficilmente sopportabile. Intellettuale
oxfordiano, attualmente critico teatrale dello
Spectator, tutto nel film è stato edulcorato e sono
scomparsi tutti i riferimenti a nomi reali, a partire dalla rivista. Young è
infatti stato bandito dal set, perché secondo la produzione
“importunava gli attori e voleva spiegare al regista
come doveva girare le scene”. La commedia di Weide è spassosa,
oltre ad essere una satira irresistibile con una visione moderna del vecchio
mondo dell’editoria.