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| Titolo: Nessuna qualità agli eroi Ven Giu 20, 2008 3:06 pm | |
| Titolo originale: Nessuna qualità agli eroi Nazione: Italia, Svizzera, Francia Anno: 2007 Genere: Drammatico Durata: 102' Regia: Paolo Franchi Cast: Elio Germano, Irène Jacob, Bruno Todeschini, Paolo Graziosi, Maria de Medeiros, Alexandra Stewart, Rinaldo Rocco, Mimosa Campironi Produzione: ITC Movie Distribuzione: BIM
Data di uscita: Venezia 2007 28 Marzo 2008 (cinema)
Trama: Bruno Ledeux attraversa un momento davvero difficile della sua vita, scopre che non può avere figli ed é stretto dalla morsa di un usuraio, Giorgio Neri, che si nasconde dietro il suo ruolo di rassicurante direttore di banca ma che in realtà é un uomo spietato, al quale deve una montagna di soldi. Non dice niente alla moglie, ma la sua vita é un disastro, poi un giorno, incontra un ragazzo, Luca, é molto misterioso e gli incute anche una certa paura, ma fra i due c'é una certa sintonia ed inoltre il ragazzo conosce molte cose di lui. Più avanti Bruno capirà che il ragazzo é il figlio di Giorgio Neri e che questi é stato ucciso proprio da Luca...
Recensione Un film misterioso quello di Paolo Franchi, alla seconda prova dopo La spettatrice. Una storia circolare, che inizia dove finisce (lo studio del medico come un commissariato come il lettino di uno psicologo) lasciando aperte tante vie di interpretazione. Un uomo, Bruno e un giovane, Luca. Ognuno di loro ha odiato il proprio padre, il primo ne è scappato, il secondo lo ha ucciso. Sterilità e figli nascosti non sono altro che altri elementi che gli autori immettono nel racconto per rimpolpare il tema. Ma non c'è solo questo. E se Luca fosse una proiezione di Bruno? Se tutto fosse un semplice delirio?Certo non è il realismo la cornice in cui si svolgono le azioni dei personaggi. Se scompare una persona per una settimana, la polizia indaga e interroga subito. Se uno ha una fabbrica che sta cercando di evitare la bancarotta, qualche ora, se non in ufficio, ma quantomeno al cellulare, la passa durante la giornata. E così via. Franchi e i suoi sceneggiatori lavorano per sottrazione, cercando di sintetizzare qualsiasi pensiero o concetto. Ne esce un film oltremodo complesso e artificioso, un esercizio di stile in cui sembra mancare qualsiasi ispirazione e spontaneità, sempre autocompiaciuto nel mostrarsi crudo e sgradevole (dall'utilizzo del sonoro alla cruda fotografia con cui si espongono i corpi dei protagonisti). Che dietro al tutto ci sia intelligenza e ricerca è innegabile, ma quel gioco delle interpretazioni che si pretende dallo spettatore non porta a nessuna riflessione profonda, non colpisce rimanendo fine a sé stesso, e cioè, come già detto, un gioco. Se si ha la pazienza (molta) di ragionarci sopra molto si riesce a spiegare, anche se davvero risulta semplice carne messa al fuoco il furto subito dalla moglie di Bruno e i tanti bacini e scuse sussurrate di Luca dopo aver messo violentemente la mano in bocca alla propria ragazza. Davvero c'è da interpretare in maniera simbolica anche questo? Rimane l'ennesima ottima interpretazione di Elio Germano che, a cuor leggero, ha dichiarato in conferenza stampa di come per lui l'esperienza fatta con"Nessuna qualità agli eroi" sia stata più importante per quello che gli ha dato durante la preparazione al personaggio di Luca che per ciò che poi ne è uscito fuori. Frase mal formulata o parziale ammissione di colpa?
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