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| Titolo: Go go tales Ven Giu 20, 2008 3:19 pm | |
| Titolo originale: Go go tales Nazione: U.S.A. Anno: 2007 Genere: Commedia, Drammatico Durata: 100' Regia: Abel Ferrara Sito ufficiale: www.bellatrixmedia.com/index.html
Sito italiano: www.mediafilm.it/gogotales
Cast: Willem Dafoe, Bob Hoskins, Matthew Modine, Asia Argento, Burt Young, Danny Quinn, Riccardo Scamarcio, Roy Dotrice, Bianca Balti, Stefania Rocca, Justine Mattera, Romina Power, Pras, Andy Luotto Produzione: Bellatrix Media, Go Go Tales Distribuzione: Mediafilm
Data di uscita: Cannes 2007 20 Giugno 2008 (cinema) Trama Il "Ray Ruby's Paradise" è molto più di un locale per spogliarelliste: è una fabbrica di sogni per ballerine in cerca di fortuna, gestita dal carismatico Ray Ruby e da una serie di personaggi che gli ruotano intorno, altrettanto stravaganti. Ray Ruby, coperto di debiti, sta disperatamente cercando di non far chiudere il suo locale, dove le più belle ragazze "GoGo" non sono delle semplici lap-dancers ma appartengono all'agenzia di talenti "Ray of Hope" (Raggio di speranza) che promette loro di diventare, forse un giorno, superstar di Hollywood. La storia si svolge tutta in una sola notte, dal tramonto all'alba, a Manhattan, nel night club di Ray, costretto a scontrarsi con i debiti e con la proprietaria dello stabile, stanca di non ricevere l'affitto. Suo fratello Johnie, inoltre, vorrebbe "staccare la spina" del Paradise e ha deciso di non finanziare oltre il locale. Ma il sognatore che è in Ray ha la meglio e, grazie al consiglio dell'amico Jay, decide di investire i risparmi di una vita in un "mega sistema" nel tentativo di vincere la lotteria. Ciò che ne consegue è uno spettacolo quanto mai divertente e surreale: vince ma, ironia della sorte, ha smarrito il biglietto della lotteria! Chissà se lo ritroverà...
Recensione Un cast di altissimo livello presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes nel 2007, il film di Ferrara batte bandiera italiana essendo stato girato interamente a Cinecittà. Ray Ruby è il titolare di un club di lap dance denominato «Paradise» in downtown Manhattan. Lo assiste l'amministratore Jay mentre il silenzioso fratello Johnny è colui che finanzia l'impresa. Il problema è dato dal fatto che il fallimento è alle porte e l'anziana proprietaria dell'immobile non sembra più contenibile. Si precipita nel locale in piena attività reclamando i mesi di affitto non percepiti. Se aggiungiamo che Johnny comunica a Ray che non ha più intenzione di dargli un dollaro e che le ballerine sono intenzionate a tenersi addosso i vestiti in una sorta di sciopero dello strip tease, si può facilmente indovinare quale sia il clima che domina nel locale. Diventa indispensabile trovare una soluzione. Dopo il complesso e controverso Mary, Ferrara torna a circondarsi di attori amici (Dafoe, Modine, Argento… ) per raccontarci un film divertentissimo. Il Paradise diventa così un luogo al contempo vicino e distante dal lontano (nel tempo) New Rose Hotel. Distante perché là i personaggi erano poco numerosi. Vicino perché torna di nuovo a essere ampia la confusione sotto il cielo ferrariano. Come nell'altmaniano Radio America ci viene raccontato il rischio di chiusura di un luogo d'intrattenimento. Ovviamente quello di Abel non può essere altro che un paradiso di nome per un inferno di fatto, dato non tanto dagli strip tease (assolutamente vietato toccare le ragazze), quanto dal tono da commedia in nero (quasi sontuosa sul piano fotografico). Il Paradise è una babele di suoni, rumori e attrazioni da cui sembrano autoescludersi uomini e donne come esseri umani. Sono tutti impegnati nei loro ruoli da commedia. La commedia della vita? Se pensiamo al Ferrara dei film migliori dobbiamo dire di sì. Tre stelle alla carriera.
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