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 In amore niente regole

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MessaggioTitolo: In amore niente regole   In amore niente regole Icon_minitimeMer Apr 09, 2008 10:15 pm

In amore niente regole 972

In amore niente regole

Titolo originale: Leatherheads
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo
Durata: 114'
Regia: George Clooney

Sito ufficiale: www.leatherheadsmovie.com

Cast: George Clooney, John Krasinski, Renée Zellweger, Stephen
Root, Wayne Duvall, Keith Loneker, Malcolm Goodwin,
Matt Bushell
Produzione: Casey Silver Productions, Smoke House Pictures
Distribuzione: UIP

Data di uscita: 11 Aprile 2008 (cinema)

Trama:
Stati Uniti, anni '20, quando ancora non esistevano gli schermi giganteschi, i prati finti e le ragazze ponpon, né compensi vertiginosi e sponsor miliardari, il football era giocato solo per passione ed i giocatori erano rozzi e ignoranti, volgari e duri di cuore. Dodge Connolly (George Clooney) è un esuberante campione di football, sport nascente ancora senza regole che spesso finisce a cazzotti. Tuttavia il capitano Connolly è determinato ad educare la sua squadra ed a riuscire a riempire gli stadi. Per farlo Dodge convince l'agente CC Frazier (Jonathan Pruce) a reclutare nella sua squadra che sta attraversando un momento molto difficile, Carter "The Bullet" Rutherford (John Krasinski), un astro nascente del football ed ex eroe di guerra, con la speranza che questo possa aiutare il football ancora bistrattato ad ottenere la giusta attenzione da parte degli americani. Carter é troppo perfetto per essere vero e Lexie Littleton (Zellweger), un'energica giornalista sportiva, intende smascherarlo. Lexie nutre infatti dei sospetti rispetto alla storia della guerra di Carter. Ma proprio mentre indaga sul suo passato, sia il novellino Carter che il veterano Dodge, si innamorano di lei e iniziano a contendersi le sue attenzioni. Dodge si ritrova ad affrontare così, due battaglie, una sportiva ed una di cuore, scoprendo con sorpresa che le regole, in entrambe i casi non sono tanto diverse...

Recensione
A sei anni da “Confessioni di una mente pericolosa” (2002) e a tre da “Good night and good luck” (2005), l’attore George Clooney (“Dal tramonto all’alba”) torna dietro la macchina da presa con “Leatherheads” (sorvoliamo sull’ignobile titolo italiano proto-commedia romantica), ispirato ai leggendari esordi del football professionale americano, nel 1925, quando il violento sport era giocato solo per passione da rozzi e ignoranti, volgari e duri di cuore.
Lo stesso Clooney veste infatti i panni dell’esuberante campione Dodge Connolly, il quale, nel momento in cui i giocatori perdono lo sponsor e l’intera lega è sull’orlo del collasso, convince l’agente CC Frazier, interpretato da Jonathan Pryce (“La maledizione della prima luna”), a reclutare nella sua scalcagnata squadra l’astro nascente Carter ”The Bullet” Rutherford, con il volto di John Krasinski (“Dreamgirls”), senza immaginare minimamente, però, di finire per trasformarsi nel suo rivale sentimentale.
Perché, mentre la bella fotografia old style di Newton Thomas Sigel (“I Fratelli Grimm e l’incantevole strega”) illumina efficacemente il tutto, è la sempre lodevole Renée Zellweger (“Il diario di Bridget Jones”) ad incarnare l’energica giornalista sportiva Lexie Littleton, oggetto del desiderio dei due, sospettosa rispetto ad una storia che vorrebbe Rutherford eroe di guerra nel passato primo conflitto mondiale.
E, se l’ex dottor Doug Ross del telefilm “E.R. - Medici in prima linea” non fa altro che sfoggiare le solite espressioni con tanto di affascinante mascella pronunciata alla Superman, dimostra ancora una volta di conoscere più che sufficientemente la macchina cinema, regalandoci un godibilissimo ed esteticamente curato prodotto il cui piatto forte è individuabile soprattutto nelle abbondanti dosi d’ironia, distribuite in maniera sapiente tra scenette comiche d’altri tempi ed esilaranti risse con indispensabile pianoforte di sottofondo.
Non a caso, è proprio il fondamentale contributo della colonna sonora per mano del premio Oscar Randy Newman (“Monsters & Co.”) a conferire una certa musicalità d’insieme a questo parallelismo su pellicola tra le regole di gioco del football e quelle dell’amore che, pur senza eccellere, riesce a soddisfare sia i nostalgici studiosi dello sport che quelli amanti dello humour in salsa romantica, tipico della vecchia Hollywood.


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